30-12-2014
Frescolino oggi! Ma neve in giro, per gite scialpinistiche, ben poca.
Allora io e Carlo decidiamo per questa bella gita partendo, abbastanza tardi, dal palaghiaccio del Piancavallo 1290mt.
Tramite il sentiero 902 imbocchiamo la Val Sughet e ci addentriamo nel bel anfiteatro tra Colombera, Palantina, Cimon dei Furlani e il nostro Cavallo
La progressione è faticosa a 'passo di pellegrino' ovvero 2 passi avanti e 1 indietro a causa della neve fredda poggiante su fondo erboso secco.
A quota 2000mt arriviamo all'attacco della parte alpinistica (progressione naturalmente a piccozza e ramponi), ovvero per parete Sud, che ci porta prima alla forcella tra Cimon dei Furlani e Cavallo e poi, per esposto traverso verso sx, ci porta all'ultimo canalino.
Nel traverso si incontrano diversi canali dove risiedo accumuli che sembrano stabili ma una corda di almeno 30mt può essere utile per assicurare (il cavo metallico presente è per metà coperto, ma fa capolino qua e là, rivelandosi molto utile).
In vetta veniamo maltrattati da un vento sferzante, tanto da preferire il riparo sottocresta, a Sud.
Il rientro per la stessa via di salita.
Dislivello salita = dislivello discesa = 1000mt
la nostra cima, il nostro itinerario
progressione parte bassa
sbucati in cresta, vista sulla piana bellunese
in vetta, vista su Cima Lastè
rientro, sul traverso
profilo dei blogghisti
- rudy favero
- ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti
mercoledì 31 dicembre 2014
mercoledì 10 dicembre 2014
Punta Penia - Marmolada 3344mt
08-12-14
La neve fa un po' fatica ad arrivare ma, a certe quote, si riesce a combinare qualcosa.... così arriva anche per me l'inizio stagione sciistica... mentre altri hanno già 'n' gite all'attivo ormai!
Con Albert Andrea Cal e Alfredo decidiamo per la Penia partendo, sci ai piedi, da Fedaia e salendo per la pista.
Verso le h.9.30 siamo zona Pian dei Fiacconi e vediamo in alto un volenteroso che sta già tracciando ed è quasi arrivato alla schiena di mulo.... ma a seguirlo c'è un nutrito gruppetto.
La discesa sarà su neve piuttosto tracciata, nel complesso buona, seppur faticosa.
...in coda [by Andrea Sartorio]
il Piccolo Vernel sullo sfondo [by Andrea Sartorio]
La neve fa un po' fatica ad arrivare ma, a certe quote, si riesce a combinare qualcosa.... così arriva anche per me l'inizio stagione sciistica... mentre altri hanno già 'n' gite all'attivo ormai!
Con Albert Andrea Cal e Alfredo decidiamo per la Penia partendo, sci ai piedi, da Fedaia e salendo per la pista.
Verso le h.9.30 siamo zona Pian dei Fiacconi e vediamo in alto un volenteroso che sta già tracciando ed è quasi arrivato alla schiena di mulo.... ma a seguirlo c'è un nutrito gruppetto.
La discesa sarà su neve piuttosto tracciata, nel complesso buona, seppur faticosa.
...in coda [by Andrea Sartorio]
il Piccolo Vernel sullo sfondo [by Andrea Sartorio]
lunedì 20 ottobre 2014
Campanile Toro 2345mt
19-10-2014
Gran bella giornata ieri... sereno e temperature miti.
Partiamo io, Andrea, Daniele, Michele, Umberto da rif. Padova verso sentiero per forcella Segnata.
Al primo bivio seguiamo a destra una marcata traccia che conduce al bel anfiteatro degli spalti di Toro.
In asse con il campanile nascosto da altra cima, proseguiamo ancora verso Sud Ovest per poi risalire il ripido e faticoso ghiaione che porterebbe a forcella Le Corde.
Un centinaio di metri prima della suddetta forcella ci fermiamo in prossimità di una marcata cengia con 3 bolli rossi.
La cengia, delicata, è diretta verso sx in 50mt conduce al vero e proprio attacco.
L1: 35mt : si sale dritti per successione di due fessura/camino. Faticosi con lo zaino. (1ch. III+°)
L2: 20mt : si sale obbliquo da sx verso dx per rocce scalinate (II°)
L3: 50mt : cengia verso destra, fino al secondo ometto(0°)
L4: 50mt : si sale diedro/camino, inizialmente obbliquo verso sx, poi dritto. Quando il diedro è troppo stretto si obbliqua verso sx per portarsi sul filo dello spigolo (II+°)
L5: 30mt : si sale per diedro, sfruttando solo la parete appoggiata, fino a sbucare su forcella esposta (II°)
L6: 50mt : si sale per una delle due fessure dritte fino a sbucare su un pulpito. Qui si traversa a dx fino a ad arrivare ad un diedro appoggiato che porta al filo dello spigolo a pochi metri dalla vetta. attenzione agli attriti! eventualmente spezzare in due tiri( II+°)
La prima discesa in doppia, a differenza della salita, è diretta sulla parete sud... poi le altre invece seguono la via di salita.
Tutte le soste sono tasselli e anello di calata.
La roccia è da considerarsi solida e buona ma ricoperta da detriti che spesso è facile smuoverli.
eccolo là il campanile... all'apparenza repulsivo
parte terminale della 1^cengia
panorami rilassanti verso N. by Andrea Sartorio
1°tiro, il più impegnativo. by Andrea Sartorio
4° tiro, riflessioni sullo spigolo. by Andrea Sartorio
5°tiro che fa pregustare la cima in vista. by Andrea Sartorio
prima doppia aerea. by Andrea Sartorio
dislivello di salita = dislivello discesa = 1100mt
Gran bella giornata ieri... sereno e temperature miti.
Partiamo io, Andrea, Daniele, Michele, Umberto da rif. Padova verso sentiero per forcella Segnata.
Al primo bivio seguiamo a destra una marcata traccia che conduce al bel anfiteatro degli spalti di Toro.
In asse con il campanile nascosto da altra cima, proseguiamo ancora verso Sud Ovest per poi risalire il ripido e faticoso ghiaione che porterebbe a forcella Le Corde.
Un centinaio di metri prima della suddetta forcella ci fermiamo in prossimità di una marcata cengia con 3 bolli rossi.
La cengia, delicata, è diretta verso sx in 50mt conduce al vero e proprio attacco.
L1: 35mt : si sale dritti per successione di due fessura/camino. Faticosi con lo zaino. (1ch. III+°)
L2: 20mt : si sale obbliquo da sx verso dx per rocce scalinate (II°)
L3: 50mt : cengia verso destra, fino al secondo ometto(0°)
L4: 50mt : si sale diedro/camino, inizialmente obbliquo verso sx, poi dritto. Quando il diedro è troppo stretto si obbliqua verso sx per portarsi sul filo dello spigolo (II+°)
L5: 30mt : si sale per diedro, sfruttando solo la parete appoggiata, fino a sbucare su forcella esposta (II°)
L6: 50mt : si sale per una delle due fessure dritte fino a sbucare su un pulpito. Qui si traversa a dx fino a ad arrivare ad un diedro appoggiato che porta al filo dello spigolo a pochi metri dalla vetta. attenzione agli attriti! eventualmente spezzare in due tiri( II+°)
La prima discesa in doppia, a differenza della salita, è diretta sulla parete sud... poi le altre invece seguono la via di salita.
Tutte le soste sono tasselli e anello di calata.
La roccia è da considerarsi solida e buona ma ricoperta da detriti che spesso è facile smuoverli.
eccolo là il campanile... all'apparenza repulsivo
parte terminale della 1^cengia
panorami rilassanti verso N. by Andrea Sartorio
1°tiro, il più impegnativo. by Andrea Sartorio
4° tiro, riflessioni sullo spigolo. by Andrea Sartorio
5°tiro che fa pregustare la cima in vista. by Andrea Sartorio
prima doppia aerea. by Andrea Sartorio
dislivello di salita = dislivello discesa = 1100mt
lunedì 6 ottobre 2014
Sasso di Bosconero 2468mt
05-10-2014
Partiamo, alle 6.15 con le frontali e un cielo stellato, io Andrea e Daniele dalla statale a 825mt diretti al rifugio Casera Bosconero.
Qui ci riposiamo qualche minuto ascoltando gli inquietanti bramiti dei cervi e poi ripartiamo per evidente sentiero, che poi diventa faticoso e ripido ghiaione, verso forcella Toanella.
La salita è incastonata tra le incombenti e ombreggianti pareti del Sasso di Bosconero, Rocchetta di Bosconero e Sasso di Toanella.
Alla forcella troviamo il sole e poco vento e approfittiamo per sgranocchiare qualcosa.
Partiamo per l'ultima fase, la via normale al Bosconero, a tratti esposta: dapprima seguiamo la dorsale, per poi piegare a dx per evitare una parte detritica, che ci permetterà di riguadagnare a sx una cengia (in pieno versante Ovest) che, ascendente verso sx, che ci porterà alla vetta.
Dalla vetta ottimo panorama con conto alla rovescia: stanno arrivando nuvole da est...azz !
La discesa dalla forcella Toanella sarà su bel ghiaione. Dal rifugio decidiamo un altro sentiero di discesa rispetto a quello di salita, ovvero il 485, peraltro molto più panoramico.
poco sopra forcella Toanella... vista sul Pelmo
dalla cima verso gli Sfornioi... e più in là, Sorapiss
a fine cengia in discesa, al cospetto del sasso di Toanella [by Andrea Sartorio]
la cengia sulla parete Ovest, vista in discesa
un ultimo sguardo alle verticali pareti di Bosconero e Rocchetta
ultimo suggestivo tratto di discesa verso Pontesei
dislivello salita = dislivello discesa = 1700mt
Partiamo, alle 6.15 con le frontali e un cielo stellato, io Andrea e Daniele dalla statale a 825mt diretti al rifugio Casera Bosconero.
Qui ci riposiamo qualche minuto ascoltando gli inquietanti bramiti dei cervi e poi ripartiamo per evidente sentiero, che poi diventa faticoso e ripido ghiaione, verso forcella Toanella.
La salita è incastonata tra le incombenti e ombreggianti pareti del Sasso di Bosconero, Rocchetta di Bosconero e Sasso di Toanella.
Alla forcella troviamo il sole e poco vento e approfittiamo per sgranocchiare qualcosa.
Partiamo per l'ultima fase, la via normale al Bosconero, a tratti esposta: dapprima seguiamo la dorsale, per poi piegare a dx per evitare una parte detritica, che ci permetterà di riguadagnare a sx una cengia (in pieno versante Ovest) che, ascendente verso sx, che ci porterà alla vetta.
Dalla vetta ottimo panorama con conto alla rovescia: stanno arrivando nuvole da est...azz !
La discesa dalla forcella Toanella sarà su bel ghiaione. Dal rifugio decidiamo un altro sentiero di discesa rispetto a quello di salita, ovvero il 485, peraltro molto più panoramico.
poco sopra forcella Toanella... vista sul Pelmo
dalla cima verso gli Sfornioi... e più in là, Sorapiss
a fine cengia in discesa, al cospetto del sasso di Toanella [by Andrea Sartorio]
la cengia sulla parete Ovest, vista in discesa
un ultimo sguardo alle verticali pareti di Bosconero e Rocchetta
ultimo suggestivo tratto di discesa verso Pontesei
dislivello salita = dislivello discesa = 1700mt
Bivacco La Vareta e casera Vescovà... al cospetto dello Schiara
27-09-2014
Parto in solitaria per questa gita dalla SS203 da quota 500mt circa.
Lunga è la strada che porta al rifugio Bianchet che permette di guadagnare solo 750mt.
uno sguardo a Schiara e Pelf
Dal rifugio decido di compiere un giro ad anello dirigendomi così verso forcella Nerville per poi piegare verso Nord (sx), su esile sentiero sospeso su ripidi prati.
Incontro prima Bivacco La Vareta, in posizione spettacolare, con ottima vista sul rifugio Pian Fontana e monte Talvena.
Bivacco La Vareta
rifugio Pian di Fontana
...a quanto pare non fu solo casera
Proseguo poi su sentiero, la cui traccia è ancor più esile, fino a raggiungere casera Vescovà.
la casera Vescovà
un ultimo saluto allo Schiara
Da quest'ultima, in picchiata, di nuovo verso il rifugio Bianchet.
dislivello di salita = dislivello discesa = 1500mt
Parto in solitaria per questa gita dalla SS203 da quota 500mt circa.
Lunga è la strada che porta al rifugio Bianchet che permette di guadagnare solo 750mt.
uno sguardo a Schiara e Pelf
Dal rifugio decido di compiere un giro ad anello dirigendomi così verso forcella Nerville per poi piegare verso Nord (sx), su esile sentiero sospeso su ripidi prati.
Incontro prima Bivacco La Vareta, in posizione spettacolare, con ottima vista sul rifugio Pian Fontana e monte Talvena.
Bivacco La Vareta
rifugio Pian di Fontana
...a quanto pare non fu solo casera
Proseguo poi su sentiero, la cui traccia è ancor più esile, fino a raggiungere casera Vescovà.
la casera Vescovà
un ultimo saluto allo Schiara
Da quest'ultima, in picchiata, di nuovo verso il rifugio Bianchet.
dislivello di salita = dislivello discesa = 1500mt
lunedì 29 settembre 2014
monte Crissin 2500mt
21-09-2014
Partiamo io e Carlo dai pressi di Laggio, ss 619, imboccando il sentiero 330 che ci porterà al bel bivacco Spagnolli.
Da qui puntiamo a Ovest, verso forcella Cadin Alto, in traverso. Alzati di circa 100mt dal bivacco, tagliamo decisamente in orizzontale, sempre verso Ovest, fino ad imboccare il sentiero 319 che, ripidamente, ci porta ad un canalino esposto a Sud.
All'imbocco una freccia ci spara dritti ad una forcella tra il Monte Schiavon e il Crissin. Alla forcella diamo qualche occhiata a valli e panorami sottostanti e poi riprendiamo la marcia verso la nostra meta, che con qualche passaggio di I° poco esposto ci porterà in vetta.
In discesa, 50mt sotto la vetta, veniamo attratti da 2 ometti di sassi e che ipotizzano una possibilità di discesa direttamente verso est... decidiamo di percorrere questo nuova discesa tra rocce e ghiaie che ci regalano una bella variante.
dal biv. Spagnolli verso il monte Schiavon
uno sguardo al monte Schiavon salendo al Crissin. by Carlo
prossimi alla cima con Calalzo sullo sfondo. by Carlo
discesa della variante. by Carlo
dislivello salita = dislivello discesa = 1380mt
Partiamo io e Carlo dai pressi di Laggio, ss 619, imboccando il sentiero 330 che ci porterà al bel bivacco Spagnolli.
Da qui puntiamo a Ovest, verso forcella Cadin Alto, in traverso. Alzati di circa 100mt dal bivacco, tagliamo decisamente in orizzontale, sempre verso Ovest, fino ad imboccare il sentiero 319 che, ripidamente, ci porta ad un canalino esposto a Sud.
All'imbocco una freccia ci spara dritti ad una forcella tra il Monte Schiavon e il Crissin. Alla forcella diamo qualche occhiata a valli e panorami sottostanti e poi riprendiamo la marcia verso la nostra meta, che con qualche passaggio di I° poco esposto ci porterà in vetta.
In discesa, 50mt sotto la vetta, veniamo attratti da 2 ometti di sassi e che ipotizzano una possibilità di discesa direttamente verso est... decidiamo di percorrere questo nuova discesa tra rocce e ghiaie che ci regalano una bella variante.
dal biv. Spagnolli verso il monte Schiavon
uno sguardo al monte Schiavon salendo al Crissin. by Carlo
prossimi alla cima con Calalzo sullo sfondo. by Carlo
discesa della variante. by Carlo
dislivello salita = dislivello discesa = 1380mt
lunedì 8 settembre 2014
La Varella - via normale 3055mt (o Lavarella)
07-09-2014
Oggi siamo in cinque ... io Albert Andrea Daniele Jacopo.
Partiamo da Capanna Alpina 1720mt direzione Col de Locia 2069mt e Ju de l'Ega per sentiero 11, accompagnati da un bel po' di nuvole basse (dovremo raggiungere quota 2200mt per abbandonare le nuvole ed intuire che abbiamo azzeccato la giornata).
paesaggio lunare
Giriamo poi a sx (verso Nord-Ovest) puntando al grande anfiteatro che ci porterà 2885mt, sulla forcella che separa il Piz Conturines dalla Varella.
Dalla forcella proseguiamo verso nord, e qui il terreno si fa più ripido, fino a raggiungere un traverso verso dx, un po' esposto.
Poi in breve su cresta, che collega l'anticima con la nostra meta, raggiungiamo la panoramica cima.
dalla forcella alla cresta-vetta
cengia con il Piz Conturines sullo sfondo (by Albert)
In vetta diamo un occhiata un po' in giro, in particolare verso forcella del Medesc senza voglia di scendervi.
nei pressi della vetta uno sguardo verso la cresta e l'anticima...e la Marmolada sullo sfondo
Non è neanche mezzogiorno e le nuvole in quota si stanno organizzando per preparare qualche scherzo e noi, a nostra volta, ci prepariamo a scendere per lo stesso itinerario di salita.
Arriviamo al parcheggio senza prendere una goccia ...Yahoo!
Oggi siamo in cinque ... io Albert Andrea Daniele Jacopo.
Partiamo da Capanna Alpina 1720mt direzione Col de Locia 2069mt e Ju de l'Ega per sentiero 11, accompagnati da un bel po' di nuvole basse (dovremo raggiungere quota 2200mt per abbandonare le nuvole ed intuire che abbiamo azzeccato la giornata).
paesaggio lunare
Giriamo poi a sx (verso Nord-Ovest) puntando al grande anfiteatro che ci porterà 2885mt, sulla forcella che separa il Piz Conturines dalla Varella.
Dalla forcella proseguiamo verso nord, e qui il terreno si fa più ripido, fino a raggiungere un traverso verso dx, un po' esposto.
Poi in breve su cresta, che collega l'anticima con la nostra meta, raggiungiamo la panoramica cima.
dalla forcella alla cresta-vetta
cengia con il Piz Conturines sullo sfondo (by Albert)
In vetta diamo un occhiata un po' in giro, in particolare verso forcella del Medesc senza voglia di scendervi.
nei pressi della vetta uno sguardo verso la cresta e l'anticima...e la Marmolada sullo sfondo
Non è neanche mezzogiorno e le nuvole in quota si stanno organizzando per preparare qualche scherzo e noi, a nostra volta, ci prepariamo a scendere per lo stesso itinerario di salita.
Arriviamo al parcheggio senza prendere una goccia ...Yahoo!
domenica 31 agosto 2014
Cima Pramper 2409 - via normale
29-08-2014
Partiamo io e Giorgio dal cartello di divieto della strada/sentiero 523.
In tre quarti d’ora siamo alla Malga Pramper (alle 7.30 deserta) e in altrettanto tempo al rifugio Sommariva.
il Pramper visto dalla malga al ritorno
Oltrepassato quest’ultimo si scende verso valle, in ambiente selvaggio e senza anima viva, tenendo il traverso a SX per sentiero 521 poco marcato per raggiungere, dopo un oretta, forcella Piccola.
Da questa forcella, dopo esser scesi una decina di mt, teniamo il traverso a SX per tracce tra i mughi (ometti) fino a raggiungere forcella Palon… ottimo punto panoramico.
Dalla Palon abbandoniamo i bastoncini ed iniziamo la via normale caratterizzata da passaggi di I° senza mai eccessiva esposizione.
passaggi della via normale
In vetta arriviamo con il sole e sereno…. Ma non facciamo in tempo a sfilare un panino dallo zaino che subito veniamo raggiunti dalle nuvole che ci precluderanno il panorama.
vetta Pramper
al rientro il Pramper è già tra le nuvole (a sx forcella Palon)
Comunque già non prendere pioggia è una conquista!
La discesa sarà per lo stesso itinerario.
Dislivello di salita = dislivello discesa = 1300mt
Partiamo io e Giorgio dal cartello di divieto della strada/sentiero 523.
In tre quarti d’ora siamo alla Malga Pramper (alle 7.30 deserta) e in altrettanto tempo al rifugio Sommariva.
il Pramper visto dalla malga al ritorno
Oltrepassato quest’ultimo si scende verso valle, in ambiente selvaggio e senza anima viva, tenendo il traverso a SX per sentiero 521 poco marcato per raggiungere, dopo un oretta, forcella Piccola.
Da questa forcella, dopo esser scesi una decina di mt, teniamo il traverso a SX per tracce tra i mughi (ometti) fino a raggiungere forcella Palon… ottimo punto panoramico.
Dalla Palon abbandoniamo i bastoncini ed iniziamo la via normale caratterizzata da passaggi di I° senza mai eccessiva esposizione.
passaggi della via normale
In vetta arriviamo con il sole e sereno…. Ma non facciamo in tempo a sfilare un panino dallo zaino che subito veniamo raggiunti dalle nuvole che ci precluderanno il panorama.
vetta Pramper
al rientro il Pramper è già tra le nuvole (a sx forcella Palon)
Comunque già non prendere pioggia è una conquista!
La discesa sarà per lo stesso itinerario.
Dislivello di salita = dislivello discesa = 1300mt
martedì 5 agosto 2014
Crep Nudo 2207mt
02-08-2014
Il meteo è bizzarro, inclemente... e non permette nessuna programmazione.
Così io e Giorgio decidiamo per qualcosa di breve, a due passi da casa.
Parcheggiamo a casera Crosetta e da lì partiamo verso il Crep Nudo con cielo perfettamente sereno... ma durerà poco.
L'ambiente è silenzioso, quasi surreale e solo dopo quasi 2h veniamo bersagliati dai primi sassi scagliati a suon di zoccolate dei mufloni e camosci.
spettatori
Arriviamo in vetta pronti a gustarci il panorama ma le nuvole ci anticipano e non ci abbandoneranno per tutto il resto del viaggio.
quasi vetta Crep Nudo
cresta verso Venal
stella alpina... tipica dei 2000mt
passaggi di cresta... sempre in compagnia delle nubi
Dalla vetta decidiamo per il sentiero delle creste che in poco tempo ci porterà nei pressi di forcella Venal per poi concludere, ad anello, il giro verso la casera Crosetta di partenza.
dislivello di salita = dislivello di discesa = 1200mt
Il meteo è bizzarro, inclemente... e non permette nessuna programmazione.
Così io e Giorgio decidiamo per qualcosa di breve, a due passi da casa.
Parcheggiamo a casera Crosetta e da lì partiamo verso il Crep Nudo con cielo perfettamente sereno... ma durerà poco.
L'ambiente è silenzioso, quasi surreale e solo dopo quasi 2h veniamo bersagliati dai primi sassi scagliati a suon di zoccolate dei mufloni e camosci.
spettatori
Arriviamo in vetta pronti a gustarci il panorama ma le nuvole ci anticipano e non ci abbandoneranno per tutto il resto del viaggio.
quasi vetta Crep Nudo
cresta verso Venal
stella alpina... tipica dei 2000mt
passaggi di cresta... sempre in compagnia delle nubi
Dalla vetta decidiamo per il sentiero delle creste che in poco tempo ci porterà nei pressi di forcella Venal per poi concludere, ad anello, il giro verso la casera Crosetta di partenza.
dislivello di salita = dislivello di discesa = 1200mt
sabato 5 luglio 2014
ferrata Fiamme Gialle - La Palaza Alta 2255mt
Gran bella gita con Giorgio oggi...e in completa solitudine e all'ombra!
Partiamo da Bastiani 971mt (frazione di Cencenighe) per sentiero 562 e in un ora, circa 450mt di dislivello, si arriva all'attacco della Ferrata.
Qualche incertezza nell'attraversamento dei nevai ancora presenti ma poi l'itinerario si inripidisce e la neve svanisce.
La ferrata con tratti molto ripidi e tecnici su roccia ottima, si alterna a balze ripide con mughi, mai da sottovalutare.
a metà via circa (ph by Giorgio)
in salita... con Agner, San Lucano e Pale San Martino in bella vista
attraversamento su cengia/canyon (ph by Giorgio)
spigolo aereo finale (ph by Giorgio)
parte finale
La cima, una gradevole e comoda terrazza, di fatto è un punto panoramico di prim'ordine... Civetta, Busazza, De Gasperi, Moiazza Nord, Moiazza Sud, Lastia di Framont... spettacolo.
terrazza con vista (ph by Giorgio)
corso base alpinismo giovanile (ph by Giorgio)
La discesa invece ci porta a riprendere il 562 e, nella forcella tra Palaza Alta e Mont Alt de Pelsa, si gira a sx (Ovest) scendendo ripididamente verso Cencenighe: un sentiero che da fare in salita non consiglierei a nessuno :)
discesa ripida e spaccagambe (ph by Giorgio)
dislivello di salita = dislivello di discesa = 1350mt
Partiamo da Bastiani 971mt (frazione di Cencenighe) per sentiero 562 e in un ora, circa 450mt di dislivello, si arriva all'attacco della Ferrata.
Qualche incertezza nell'attraversamento dei nevai ancora presenti ma poi l'itinerario si inripidisce e la neve svanisce.
La ferrata con tratti molto ripidi e tecnici su roccia ottima, si alterna a balze ripide con mughi, mai da sottovalutare.
a metà via circa (ph by Giorgio)
in salita... con Agner, San Lucano e Pale San Martino in bella vista
attraversamento su cengia/canyon (ph by Giorgio)
spigolo aereo finale (ph by Giorgio)
parte finale
La cima, una gradevole e comoda terrazza, di fatto è un punto panoramico di prim'ordine... Civetta, Busazza, De Gasperi, Moiazza Nord, Moiazza Sud, Lastia di Framont... spettacolo.
terrazza con vista (ph by Giorgio)
corso base alpinismo giovanile (ph by Giorgio)
La discesa invece ci porta a riprendere il 562 e, nella forcella tra Palaza Alta e Mont Alt de Pelsa, si gira a sx (Ovest) scendendo ripididamente verso Cencenighe: un sentiero che da fare in salita non consiglierei a nessuno :)
discesa ripida e spaccagambe (ph by Giorgio)
dislivello di salita = dislivello di discesa = 1350mt
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