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ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti

martedì 27 dicembre 2011

nei pressi di Monte Regola (Regelspitz) - Val casies

Con le nevi di novembre avevo deciso di non muovermi convinto di partire con le uscite da dicembre e invece questo fine 2011 si presenta piuttosto atipico.... e catastrofico per gli sciatori.
Nonostante le creste siano spazzate dai venti uno dei pochi posti in zona (senza dover ricorrere all'Austria) per trovare un pò di neve polverosa, con spessori ragionevoli, è la Val Casies che è stata graziata da più neve ed è anche un discreto frigorifero per conservarla.

Partiamo io, Macs e Antonello da santa Maddalena e risaliamo la pista dello skilift dove al suo termine prendiamo la mulattiera a sx. Al primo bivio giriamo a dx e ci immettiamo in una valle dalle infinite possibilità, il cui spartiacque è un torrente.

valle stupenda

Noi decidiamo di tenerci sulla dx orografica e risaliamo tra sole e ombra verso il Monte Regola ma, prima di raggiungerlo pieghiamo a sx per raggiungere una delle innominate cime.
Io mi fermerò alla sella dopo 1100mt di dislivello leccandomi le ferite [scoprirò poi una vescica grande come una moneta da 2€ :-( ] mentre i soci raggiungeranno la cima 200mt più sopra.

sella/cresta. La meta alle mie spalle.

La loro discesa dalla cima non mi provocherà nessuna gelosia visti vari skrat skraaat delle lamine sui sassi... il proseguo della gita invece sarà tranquillo senza urti e su bella neve!

prime curve in alto

dislivello salita = dislivello discesa = 1300mt

sabato 29 ottobre 2011

Messer, Paster, I Muri - Alpago - Alta via °7

29-10-2011

Il meteo per oggi prometteva bene e dunque avevamo l’imbarazzo della scelta su dove andare.
Partiamo io e Carlo da malga Pian Formosa 1219mt e ci dirigiamo verso il bivacco Toffolon e annessa forcella Antander.
Da qui decidiamo di percorrere, verso sud-est, la cresta dell’alta via n°7 con prima tappa alla cima del Messer, la più alta del nostro itinerario con i suoi 2230mt.

prime macchie di neve prima della vetta del Messer

Dal Messer per raggiungere il Paster troviamo il tratto brut pass ma che è agevolato dalla fune metallica.
Da qui il sentiero diventa più difficile ed esposto, con maggiori difficoltà nei versanti a Nord dove troviamo la traccia dura ghiacciata o con qualche macchia di neve.... e in alcuni punti ci si appende anche ai ciuffi d’erba in equilibrio precario.

creste e cime che ci aspettano

creste e cime appena percorse

E finalmente raggiungiamo I Muri, la nostra ultima vetta.
Da qui la discesa è ripida su salti erbosi (che poco dopo troviamo attrezzati) e ci porterà alla forcella Grava Piana (bella meta sci alpinistica).

spettatori spettacolari

Ora ci attende la discesa spacca gambe su ghiaione grosso e ripido che ci porta a valle della casera Pian delle Stelle e poco più sotto prendiamo un sentiero in leggero saliscendi che ci riporterà all’auto.

parte bassa del ghiaione

Dislivello salita = Dislivello discesa = 1500mt

domenica 2 ottobre 2011

Sentiero dei canyon e delle cascate - val di Fanes

02-10-2011

Itinerario di straordinaria bellezza che si snoda nella Val di Fanes e che lascia spazio a diverse interpretazioni.
Per la descrizione dettagliata degli itinerari da seguire vi rimando alle relazioni delle guide alpine Alberto De Giuli e Enrico Maioni

la forra di Travenanzes

Noi partiamo dal parcheggio della strada che porta al rif Ra Stua (dal 1° tornate della SS51, dopo Cortina) e ci dirigiamo verso Ponte Outo dove, un centinaio di metri dopo averlo raggiunto, troviamo una panchina con tavolo sul quale sostare. Quando ripartiamo abbandoniamo la strada sterrata (sentiero 10) per imboccare la ripida mulattiera (chiamata ‘scorciatoia’) che abbandoniamo un centinaio di metri dopo, in prossimità del cartello “sentiero dei canyon e delle cascate”, e che ci fa deviare a destra.
Qui inizia un meraviglioso sentiero che passa da una sponda all’altra del Ru de Fanes, intervallato da numerose cascate.






Il sentiero poi si fa ripido e dopo alcuni zig-zag ci porta alla Cascata Sbarco de Fanes.

ispezione del tratto verticale di ferrata

Qui decidiamo, dopo un doveroso sopralluogo, di non percorrere il tratto attrezzato bensi di rientrare sulla strada 10.
In discesa ritorniamo alla sopra menzionata panchina dalla quale, verso Nord, si accede ad un’esposta cengia attrezzata (sentiero Giovanni Barbara) che ci porterà (a turno) ad una grande cascata; il cavo metallico passa proprio sotto il salto della cascata e il refrigerio è assicurato!

la cascata e a destra lo stretto intaglio che dà accesso al fondo del canyon


salendo invece dalla sinistra idrografica del torrente (1°cartello al bivio a inizio valle) si arriverebbe ad un belvedere dal quale si scende sul fondo del canyon. In salita si devia per la traccia verde e in discesa si riprende il sentiero Giovanni Barbara di cui sopra, che porta alla traccia rossa.


sabato 24 settembre 2011

spigolo sud - punta Alpini 2380mt - Falzarego

24-09-2011

L'aria frizzante e, per chi vuole arrampicare senza soffrire il freddo, è consigliabile un versante sud.

il tracciato è puramente indicativo in quanto ci sono discrete e divertenti possibilità di sbagliare la retta via

Niente di meglio che lo spigolo sud di punta Alpini al Falzarego, con poco avvicinamento e 8 tiri di corda.
Il primo tiro è quello più difficile (V°) attaccato da Michele, poi tutto ruota intorno al IV°... a patto di trovare la via giusta!

Michele sul tiro che porterà all'attraversamento della nicchia (che però non è a forma di pesce)


in sosta con il Lagazuoi in bella vista


più o meno lungo lo spigolo, con sullo sfondo i ruderi dell'ospedale militare

Noi fortunatamente riusciamo ad attaccare per primi la via... perchè più tardi la vetta sarà piuttosto trafficata grazie al convergere di più vie.
Dalla vetta, verso Nord, si scende per qualche metro per roccette esposte, poi a seguire una bella discesa in doppia di 25mt ed infine per canale verso Ovest torneremo alla macchina.

discesa

Spigolo Sud, punta Alpini, 230mt IV+, 1 pass V. Soste cementate; anelli cementati e chiodi si passaggio. utile qualche cordino

sabato 10 settembre 2011

ferrata Alleghesi - Civetta 3220mt

10-09-2011

Una bella giornata che ci ha tenuto fresco in salita, con qualche nuvola di passaggio, ma che ci ha regalato un bel sole in vetta.

Partiamo io e Giorgio da casera Grava 1627mt e raggiunta l'omonima forcella imbocchiamo il sentiero Tivan che, più o meno in quota, ci porterà all'attacco della ferrata Alleghesi.

dal sentiero Tivan l'anfiteatro zoldano del Civetta

All'attacco troviamo numerose persone ma non ci perdiamo d'animo consapevoli che dovremo fare un bel pò di sorpassi.


canalino durante la salita


nei pressi dei due torrioni ben visibili dal basso

L'Alleghesi si può considerare di media difficoltà ed è super attrezzata, spesso con una chiodatura eccessiva che obbliga ad una ubriacatura di stacca-attacca moschettoni. Inoltre la ferrata segue una linea che non mi è piaciuta molto, incassandosi spesso in noiosi canalini... ma in compenso il panorama è di prim'ordine.

La parte finale segue il filo di cresta che ci porterà in vetta.

dopo i gravi fatti avvenuti sul Pelmo, guardo con più apprensione le paurose crepe :-(


scorci sul versante agordino: rif Tissi e lago d'Alleghe

Pochi minuti per assaporare la conquista della vetta

.....ma era maggiore la voglia di gustare la pasta al rif Torrani, poco più sotto, dal buon Venturino De Bona.
Da qui la discesa per la massacrante via normale che impone attenzione e non permette mai di correre.

sul passo del Tenente e alla fine dello stesso, dove finiscono le dificoltà

dislivello di salita = dislivello discesa = 1700mt

sabato 27 agosto 2011

via Dibona - Torre Grande di Falzarego SudEst

26-08-2011

Oggi io, Michele, Loris e Roberto abbiamo preferito una via con poco avvicinamento... così abbiamo scelto la zona Falzarego.

tracciato della via Dibona

La via Dibona parte dalle rocce sovrastanti i ruderi del vecchio ospedale militare.
La chiodatura qui è molto buona con anelli cementati alle soste e addirittura su alcuni passaggi intermedi (....e poi capiremo meglio "addirittura")


Michele sui primi tratti verticali (si vede in cima la parete gialla strapiombante quasi al termine della via)

Nella seconda parte invece si verticalizza con belle placche articolate e discrete possibilità di integrare le protezioni fino ad effettuare un traverso esposto a sx, al termine del quale i chiodi (sia di passaggio che alle soste) quasi spariscono.
Si arriva infatti al tiro chiave, il 9°, dove facciamo sosta chi su un masso incastrato chi su uno spuntone, pronti a partire per la lama staccata su parete leggermente strapiombante... qui troveremo 3 chiodi di passaggio ma con una sosta, da brivido, sul pulpito al termine del tiro: un chiodo su roccia gialla buono come stendibiancheria (ecco che ci torna in mente lo sfarzo di chiodi cementati dei tiri precendenti)

Roberto parte per il tiro chiave su roccia gialla

Da qui parte un passaggio duro (possibilità di A0 traballante che abbiamo comunque sfruttato) che in 25mt ci porterà a termine via.

...indi per facili roccette (I°,II° e pass III°) la discesa verso Nord e poi Ovest sarà delicata ma agevole

discesa (tutta segnata con bolli rossi) verso Ovest con in vista il Lagazuoi




panoramica della discesa

Via Dibona: disliv 300mt (sviluppo 350mt), 10 tiri, soste cementate o a spit solo nella 1^parte, chiodi di passaggio pochi, difficoltà max V e V+ (o A0)


mercoledì 24 agosto 2011

Via Bonetti - Lastoni di Formin

23-08-2011

con la calura di questi giorni la scelta della via imponeva un versante all'ombra... e così io e Antonello abbiamo visto che la via Bonetti, versante Ovest dei Lastoni di Formin, faceva al caso nostro.

i contrafforti dei Lastoni di Formin... e la nostra via

Si parte da p.sso Giau. Dopo un paio di forcelle e 200mt prima di f.lla Giau si piega a sx per raggiungere la base della via.

Decidiamo di partire un pochino più a sx dov'è più verticale e imbocchiamo una fessura, che a volte di trasforma in camino, che sarà la nostra direttrice per quasi metà via.
Alcuni incastri, complice lo zaino, sono risultati piuttosto faticosi facendoci percepire difficoltà maggiori.


un paio di passaggi della prima metà via

Al penultimo tiro il sole fa capolino ed è una mazzata.
L'ultimo tiro è un bellissimo diedro giallo dove ci sono diverse possibilità di integrare le protezioni.

Antonello pronto a partire per il diedro

E finalmente si sbuca sui piani inclinati dei Lastoni in un paesaggio stupendo ... e dovremo rientrare verso la base del Mondeval e in leggera salita verso la f.lla Giau e di seguito fino all'auto.

rientro lungo ma con paesaggi di prim'ordine! (sullo sfondo il Civetta)

Via Bonetti: disliv 300mt, 10 tiri, soste quasi tutte chiodate, chiodi di passaggio pochi, difficoltà max IV+

giovedì 18 agosto 2011

ferrata Paolin Piccolin - Cime d'Auta 2624mt

18-08-2011

panoramica dell'itinerario (sx salita, dx discesa)

Tante le idee per oggi e alla fine abbiamo scelto questo itinerario semplicemente stupendo.
Questa gita non viene scelta da chi ricerca solo le difficoltà (la ferrata non rientra tra le "molto difficili" anche se presenta diversi tratti verticali o esposti che non vanno sottovalutati) ma indicata per chi ricerca scenari selvaggi poco frequentati e panorami mozzafiato... oggi purtroppo rovinati da qualche nube bassa di troppo.

Si parte da Colmean (tra Falcade e Canale d'agordo) verso Baita Cacciatori e a seguire ...

...Baita Giovanni Paolo I°

Da qui il sentiero si inripidisce ulteriormente fino a raggiungere l'attacco della ferrata dopo circa 1000mt di dislivello.

certi animali in montagna si arrampicano come...stambecchi


ed eccoci all'attacco in compagnia delle nuvole basse

L'itinerario parte subito ripido e agevolato da qualche scala metallica

tratto ripido
e dopo un oretta raggiungiamo f.lla di Medil dove si aprono bei scorci su malga Ciapela.

panorami verso Marmolada e Padon...compromessi dalle nubi

....Indi per facili roccette e cenge friabili raggiungeremo la vetta, purtroppo completamente avvolta dalle nuvole.

paesaggio lunare in vetta Cima d'Auta

Ora in discesa proseguiamo verso f.lla del Negher.


ecco cosa ci aspetta (dalla base della vetta a f.lla del Negher)


a metà traversata, vista sul lago dei Giai o del Negher


fine difficoltà a f.lla del Negher e uno sguardo alla Cima raggiunta


e poi di seguito per i ripidi prati che ci condurranno alla baita Col Mont ed infine all'auto... con le gambe contente.

qualche tornante erboso

Dislivello salita = Dislivello discesa = 1400mt

domenica 31 luglio 2011

ferrata Strobel - Pomagagnon

31-07-2011

Viste le premesse di probabili temporali già a metà giornata... direi che la giornata è stata ottima! ...su una bella ferrata che non ripercorrevo da molto tempo.

Siamo partiti da loc. Fiames (vicino a Cortina) e per ripido sentiero raggiungiamo l'attacco della ferrata e dopo i soliti convenevoli di allaccio imbrago, cordoni, moschettoni ecc, partiamo seguendo il cavo metallico con a tratti qualche scaletta verticale.

ferrata che permette di tenere sempre sott'occhio l'auto parcheggiata ;-)


durante la salita, scorci su Cortina

La ferrata è molto trafficata ma tra un "permesso" e un "mi scusi" riusciamo a guadagnare qualche posizione fino a raggiungere la vetta alle h. 12,00.
Il panorama su Cortina e tutte le cime che la attorniano è impagabile.

Un piccolo spuntino e poi attravesiamo fino a raggiungere la forcella che dà accesso al canalone ghiaioso polveroso che ci depositerà sulla stradina Cortina-Dobbiaco.

durante il traverso, verso la forcella.

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