29-12-2010
Una cima che non avevo mai sentito ma che si è rivelata, sia per ambiente che per neve trovata, semplicemente superlativa.
Partiamo io, Macs e Antonello dal tornante per malga Ra Stua imboccando la strada innevata che porta alla suddetta malga, per poi deviare verso Cason de Antrulles.
Qui l'itinerario inizia finalmente a farsi più ripido e a quota 1800-1900 deviamo decisamente verso sx su un pendio esposto a NW, senza tracce, che ci fa ben immaginare la stupenda discesa ci attende.
il nostro itinerario
un colpo d'occhio ai nostri zig-zag
Prima di rimontare l'ultima dorsale esposta ad W si impone una certa cautela per il sospetto di neve accumulata e così gli ultimi zig-zag li facciamo uno alla volta e ben distanziati.
Sulla dorsale la cima sembra ad un passo e infatti in poco tempo la raggiungiamo, in compagnia anche di altri due skialp Royter e Andrea.
Inutile che vi dica che panorami ci vengono regalati....sul gruppo delle Tofane, sul Cristallo, sul Sorapis, sui monti d Fanes.... spettacolo!
impagabile sfondo delle Tofane
....è ora di scendere su una neve eccezionale e veloce.
che bel foglio bianco da disegnare
macs in discesa dalla vetta
discesa dalla dorsale uno alla volta
Si scende dalla dorsale con la stessa prudenza della salita e poi via su quello che sembra un parco giochi naturale costellato di sassoni ben ricoperti che permette qualche timido saltino.
macs verso i panettoni
Antonello tra i morbidi panettoni
Il rientro dal torrente, che rappresenta la fine dei giochi, è noioso come alla partenza ma ora abbiamo sulle gambe la fantastica discesa che ripaga abbondantemente.
dislivello in salita = dislivello in discesa = 1150mt
profilo dei blogghisti
- rudy favero
- ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti
mercoledì 29 dicembre 2010
lunedì 20 dicembre 2010
Passo delle Cirelle - Fuciade, San Pellegrino
19-12-2010
Bella gita ripetuta dopo 8 anni e che forse non vale la lunga strada per raggiungerla.... Ma era giusto dargli una rinfrescata.
E che rinfrescata.
Alla partenza sono -10° e non c'è un minuto da perdere bisogna partire subito, pronti o non pronti, e via verso la mulattiera che porta al rif Fuciade in compagnia del mio mp3.
giochi di luce verso il rif Fuciade
Dopo un tratto in contropendenza giriamo a sx verso Ovest (verso cima Uomo) e fatta la prima balza inizia pure a fioccare e si rende necessario un cambio guanti …. E perché no, un goccio di the (e così inauguro il thermos nuovo…azz!)
la prima balza verso Ovest
La neve continua ad essere dura crostosa con dei tratti di piacevole spolvero.
Dopo un breve traverso verso destra ci si immette poi nel vallone verso nord.
All'arrivo in prossimità della f.lla è accolto da un vento sferzante che aumenta la sensazione di freddo, ma le giacche a vento o i piumini in queste situazioni servono a quello e così rimonto la tavola e inizio la discesa guardandomi bene dal non infirlarmi in qualche crosta maligna.
Difficile non pensare a come sarebbe un itinerario del genere, seppur breve, con 20cm di bella polvere
Bella gita ripetuta dopo 8 anni e che forse non vale la lunga strada per raggiungerla.... Ma era giusto dargli una rinfrescata.
E che rinfrescata.
Alla partenza sono -10° e non c'è un minuto da perdere bisogna partire subito, pronti o non pronti, e via verso la mulattiera che porta al rif Fuciade in compagnia del mio mp3.
giochi di luce verso il rif Fuciade
Dopo un tratto in contropendenza giriamo a sx verso Ovest (verso cima Uomo) e fatta la prima balza inizia pure a fioccare e si rende necessario un cambio guanti …. E perché no, un goccio di the (e così inauguro il thermos nuovo…azz!)
la prima balza verso Ovest
La neve continua ad essere dura crostosa con dei tratti di piacevole spolvero.
Dopo un breve traverso verso destra ci si immette poi nel vallone verso nord.
All'arrivo in prossimità della f.lla è accolto da un vento sferzante che aumenta la sensazione di freddo, ma le giacche a vento o i piumini in queste situazioni servono a quello e così rimonto la tavola e inizio la discesa guardandomi bene dal non infirlarmi in qualche crosta maligna.
Difficile non pensare a come sarebbe un itinerario del genere, seppur breve, con 20cm di bella polvere
domenica 12 dicembre 2010
Forcella Sant Anna 2378mt
12-12-2010
...O meglio, f.lla Vani Alti.
Bella gita al cospetto del Sass d'Ortiga... gruppo delle Pale di San Martino.
La giornata è stata stupenda e il clima mite, ma non a sufficienza per mollare la neve e regalare una bella e facile discesa.
in prossimità del biv. Menegazzi e sullo sfondo il nostro itinerario
Io, Daniele, Macs e Antonello siamo saliti lungo l'infita mulattiera fino ad imboccare i pendii che dovrebbero portarci alla meta e che subito constatiamo duri come il marmo e, a scanso d'equivoci, mettiamo i rampanti.
Antonello durante la salita; sullo sfondo f.lla delle mughe
panorami
Il resto della salita è tutta in equilibrio sulle lamine dove dobbiamo scongiurare ogni errore, perchè una caduta su quella lastra vetrata sarebbe stata inarrestabile (come testimoniano un caschetto ripescato 200mt più a valle e un thermos... più trovato)
La neve non accenna a 'mollare' e arrivati ad un centinaio di metri dalla forcella decidiamo di interrompere la salita.
Iniziamo così la discesa con curve molto prudenti e che quasi non lasciano traccia ... per poi arrivare più in basso nella costa infame.
le pendenze diminuiscono e si riescono a fare un paio di foto in tranquillità
La seconda gita di test materiale posso dire che è comunque riuscita !
...O meglio, f.lla Vani Alti.
Bella gita al cospetto del Sass d'Ortiga... gruppo delle Pale di San Martino.
La giornata è stata stupenda e il clima mite, ma non a sufficienza per mollare la neve e regalare una bella e facile discesa.
in prossimità del biv. Menegazzi e sullo sfondo il nostro itinerario
Io, Daniele, Macs e Antonello siamo saliti lungo l'infita mulattiera fino ad imboccare i pendii che dovrebbero portarci alla meta e che subito constatiamo duri come il marmo e, a scanso d'equivoci, mettiamo i rampanti.
Antonello durante la salita; sullo sfondo f.lla delle mughe
panorami
Il resto della salita è tutta in equilibrio sulle lamine dove dobbiamo scongiurare ogni errore, perchè una caduta su quella lastra vetrata sarebbe stata inarrestabile (come testimoniano un caschetto ripescato 200mt più a valle e un thermos... più trovato)
La neve non accenna a 'mollare' e arrivati ad un centinaio di metri dalla forcella decidiamo di interrompere la salita.
Iniziamo così la discesa con curve molto prudenti e che quasi non lasciano traccia ... per poi arrivare più in basso nella costa infame.
le pendenze diminuiscono e si riescono a fare un paio di foto in tranquillità
La seconda gita di test materiale posso dire che è comunque riuscita !
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