28-02-2010
Un bel we.
Sebbene la neve in giro fosse difficile e pericolosa, crediamo di aver individuato due discese abbastanza sicure.
Cima delle Vacche - traccia discesa
Intanto una bella Cima delle Vacche, in compagnia di Calabrones e Michele, che ci ha regalato una discesa su stupendo firn, ovvero neve sostanzialmente dura ma con uno spessore superficiale, di 5cm, bello morbido. Belle curve e bella velocità ... come esser in pista... anche se sappiamo bene che tutti noi preferiremmo la 'polvere' !!!
Poi nel bosco in basso abbiamo trovato neve dura, forse a causa della pioggia.
Ma il colpaccio è rappresentato dall'arcinoto Guslon, fatto con Giulio e Denis
Guslon - verde traccia salita; rosso traccia discesa
Nonostante i numerosissimi passaggi di ieri e di oggi, grazie alla dritta di uno skialp incontrato nel corso della salita, siamo riusciti a trovare un bellissimo canalino senza tracce e con neve stupenda che, a differenza di quella incontrata durante la salita, non aveva preso sole e si è mantenuta polverosa... una goduria, tutta da disegnare.
Nella parte bassa, anche qui, neve dura e crostosa.
... e intanto si continua a far pratica con la splitboard, che in discesa è una bomba... e soprattutto 'gamba' in salita (ma tenere il passo degli skialp è sempre arduo)
profilo dei blogghisti
- rudy favero
- ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti
domenica 28 febbraio 2010
domenica 14 febbraio 2010
Crep Nudo - Alpago
14-02-2010
Con le quantità di neve dei giorni scorsi, ma soprattutto con il vento che ha spirato, abbiamo scelto un itinerario non troppo ripido e che avesse preso un pò di sole affinchè il manto si assestasse. E così eccoci io e Danny, diretti verso il Crep Nudo che, con nostra sorpresa, abbiamo scoperto essere immacolato.... con il gravoso compito di tracciare la salita. La fatica è stata immane sia nei tratti farinosi che in quelli crostosi dove i rampanti non facevano un adeguata presa.
prove tecniche di inversione
...è lunga ancora
Purtroppo si è trattato di un tentativo alla vetta, interrotto a 100mt di dislivello dalla cima a causa dell'ora tarda e per il fatto che l'ultima parte era stata fortemente martellata dai venti (lasciando spazio ad una superficie dura e insidiosa, visti i salti di roccia sottostanti). In compenso la discesa è stata molto divertente e continua, su bella neve ! naturalmente rimane il rammarico (e il conto aperto !) per la cima non raggiunta
salita = discesa = 950mt
Con le quantità di neve dei giorni scorsi, ma soprattutto con il vento che ha spirato, abbiamo scelto un itinerario non troppo ripido e che avesse preso un pò di sole affinchè il manto si assestasse. E così eccoci io e Danny, diretti verso il Crep Nudo che, con nostra sorpresa, abbiamo scoperto essere immacolato.... con il gravoso compito di tracciare la salita. La fatica è stata immane sia nei tratti farinosi che in quelli crostosi dove i rampanti non facevano un adeguata presa.
prove tecniche di inversione
...è lunga ancora
Purtroppo si è trattato di un tentativo alla vetta, interrotto a 100mt di dislivello dalla cima a causa dell'ora tarda e per il fatto che l'ultima parte era stata fortemente martellata dai venti (lasciando spazio ad una superficie dura e insidiosa, visti i salti di roccia sottostanti). In compenso la discesa è stata molto divertente e continua, su bella neve ! naturalmente rimane il rammarico (e il conto aperto !) per la cima non raggiunta
salita = discesa = 950mt
domenica 7 febbraio 2010
guslon & cornor - Alpago
06/07 -02-2010
Weekend all'insegna dell'Alpago.
La nuova neve fresca è abbondante e io e Daniele, sabato, decidiamo per la salita al Guslon, per il secondo collaudo delle nostre nuove tavole.
Il bollettino parla di residui di nuvolosità in mattinata per poi lasciar spazio ad una bella giornata... purtroppo sbaglia nei tempi e ci regala una discesa nel nebbione infernale.
Tra l'altro la neve si presenta particolarmente pesante e non molto rassicurante, il che ci porta a scegliere un itinerario molto a dx orografica. Qualche bella curva riusciamo a concatenarla ugualmente e ci permette di constatare che le nuove tavole sono un portento.
dislivello salita = dislivello discesa = 1000mt
domenica io e Giulio partiamo alla volta del Sestrier.
Quando arriviamo in zona malga Pian delle Stelle vediamo che il vento ha lavorato molto, creando molte zone di accumulo e anche la parte alta del canale ci insospettisce...
Così decidiamo di seguire la traccia che ci porterà al Cornor, seguendo una serie di panettoni rialzati (a sx della Valbona, salendo) che permettono un accesso sicuro.
Durante la salita troviamo nelle vicine valli svariati distacchi di valanghe spontanee, che ci confermano di aver fatto la scelta giusta.
Catelat e Guslon, visti dalla Valbona e i distacchi della parte bassa
Purtroppo gli ultimi mt che portano alla vetta sono stati fortemente martellati dai venti, rendendo il fondo duro e una sciata poco remunerativa.... cosicchè decido di fermarmi 50mt dalla vetta.
Vetta del Cornor martellata dai venti
La discesa sarà fedele all'itinerario di salita trovando una neve abbastanza bella.
dislivello salita = dislivello discesa = 1100mt
Weekend all'insegna dell'Alpago.
La nuova neve fresca è abbondante e io e Daniele, sabato, decidiamo per la salita al Guslon, per il secondo collaudo delle nostre nuove tavole.
Il bollettino parla di residui di nuvolosità in mattinata per poi lasciar spazio ad una bella giornata... purtroppo sbaglia nei tempi e ci regala una discesa nel nebbione infernale.
Tra l'altro la neve si presenta particolarmente pesante e non molto rassicurante, il che ci porta a scegliere un itinerario molto a dx orografica. Qualche bella curva riusciamo a concatenarla ugualmente e ci permette di constatare che le nuove tavole sono un portento.
dislivello salita = dislivello discesa = 1000mt
domenica io e Giulio partiamo alla volta del Sestrier.
Quando arriviamo in zona malga Pian delle Stelle vediamo che il vento ha lavorato molto, creando molte zone di accumulo e anche la parte alta del canale ci insospettisce...
Così decidiamo di seguire la traccia che ci porterà al Cornor, seguendo una serie di panettoni rialzati (a sx della Valbona, salendo) che permettono un accesso sicuro.
Durante la salita troviamo nelle vicine valli svariati distacchi di valanghe spontanee, che ci confermano di aver fatto la scelta giusta.
Catelat e Guslon, visti dalla Valbona e i distacchi della parte bassa
Purtroppo gli ultimi mt che portano alla vetta sono stati fortemente martellati dai venti, rendendo il fondo duro e una sciata poco remunerativa.... cosicchè decido di fermarmi 50mt dalla vetta.
Vetta del Cornor martellata dai venti
La discesa sarà fedele all'itinerario di salita trovando una neve abbastanza bella.
dislivello salita = dislivello discesa = 1100mt
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